«Canto di Natale», di Charles Dickens, è una storia che tutti avete incontrato, in un modo o nell’altro. C’è chi l’ha letta, chi l’ha guardata, magari anche chi l’ha ascoltata in formato radiofonico. Oggi vogliamo presentarvela in un’ulteriore versione: quella di un libro in simboli.
Nuovissimo titolo nella nostra collana Comunicazione Aumentativa Alternativa, «CAAnto di Natale» riporta fedelmente il racconto originale di Charles Dickens che tutti conoscete, proponendolo in una veste accessibile ad ancora più lettori, quella dei simboli della CAA.
Il testo originale è stato adattato da Roberta Zoli, che ha già lavorato per Homeless Book a un altro classico della letteratura: «Il principe felice» di Oscar Wilde. Proprio come questo titolo, anche «CAAnto di Natale» è stato arricchito dalle illustrazioni di Vania Bellosi.
La simbolizzazione segue il modello InBook. Viene quindi mantenuto il ritmo narrativo dell’originale, riportando in simboli ogni elemento della frase, inclusi quelli funzionali come congiunzioni e preposizioni. Inoltre, i plurali sono indicati chiaramente all’interno dei rispettivi simboli.
«CAAnto di Natale» mantiene la struttura del racconto a cui è ispirato, con la suddivisione in strofe a scandire le diverse scene.
Per la stesura del testo, invece, è stato applicato l’approccio della scrittura controllata, basato su studi di accessibilità e linguistica clinica. Nel caso di questo testo, le frasi presentano in prevalenza strutture semplici e gli elementi che le costituiscono rispettano l’ordine canonico. Le strutture complesse vengono ridotte, per facilitare la comprensione linguistica e la lettura visiva.
Una storia importante e amata come quella di Dickens meritava un’edizione altrettanto speciale. «CAAnto di Natale» è disponibile infatti in uno splendido volume cartonato, in cui, oltre alle classiche illustrazioni a tutta pagina (presenti a lato del testo), potete trovare anche piccole illustrazioni che vanno a integrarsi nelle pagine in cui è presente il testo in simboli.
Il libro è pensato in particolare per i bambini dagli 8 anni in su, ma tiene conto della specificità dei lettori che possono avere disturbi del linguaggio. Tutte le accortezze applicate al testo, infatti, sono pensate perché il racconto possa essere letto in modo autonomo sia dal lettore con difficoltà linguistiche sia da quello che sta imparando l’italiano.