Cecilia, come bisognerebbe chiamarli, gli insegnanti come te?
“Forse insegnanti per le relazioni. La parola sostegno è sbagliata: sostegno a chi? Io sono a disposizione dell’intera classe, sono una risorsa aggiuntiva per tutti. Le colleghe, quando hanno bisogno di un consiglio sul comportamento degli alunni, chiedono a me. Sono lì per quello, per offrire il mio sguardo in più, visto che non sono concentrata sulla materia e sul programma da svolgere. Da fuori, però, pensano tutti che io sia l’insegnante di un solo bambino, che sia la sua baby sitter”.
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