L'editoria italiana, tra eventi da record e crisi


Maggio, tempo di tirare le somme. Come ogni anno, il Salone del Libro di Torino è stata un'occasione per gli editori di fare il punto della situazione e discutere delle prospettive future per questo settore.

È stato un Salone da record: 340 mila visitatori, il 3% in più rispetto all'anno precedente, e vendite di libri negli stand che in alcuni casi sono aumentate del 50%! Tutto esaurito per i nomi di maggiore richiamo, come Fabio Volo e i due Masterchef Carlo Cracco e Bruno Barbieri, ottimi risultati anche per gli editori indipendenti. Un successo straordinario, in un periodo di crisi come questo, che purtroppo non rispecchia la situazione dell'editoria del nostro Paese

Nel corso di una conferenza intitolata Cosa tiene accese le stelle? Editori e lettori dopo tre anni di segni meno, organizzata dall'AIE, sono stati presentati i dati più recenti sul mercato del libro in Italia, secondo l'indagine Nielsen. E i numeri non ci sorprendono, purtroppo. Continua inesorabile il calo delle vendite, che negli ultimi tre anni hanno subito una progressiva diminuzione. 


È il paradosso, tutto italiano, delle fiere piene e delle librerie vuote, individuato già qualche anno fa da Pierluigi Battista:

Non c’è contraddizione tra la crisi di vendite del libro e il trionfo dell’Evento che lo celebra, o tra il grande successo del Festival del giornalismo e le difficoltà in cui il giornalismo annaspa senza requie. Non c’è contraddizione perché, pur trattando apparentemente della stessa cosa, sono due fenomeni che non si compenetrano, ma anzi tendono ad escludersi: con un libro stretto tra le mani, peraltro, è molto ma molto difficile applaudire il divo che lo ha scritto.

Cosa tiene accese le stelle, allora? Ci sono due settori in controtendenza: quello dei libri per ragazzi e quello degli ebook. Tra i ragazzi, la fascia di età che contribuisce maggiormente è quella dei cosiddetti young adult, gli adolescenti. E anche questo dato non ci coglie di sorpresa, visto lo straordinario successo editoriale e cinematografico di alcune serie a loro dedicate, come le saghe di Twilight, Hunger Games e Divergent


Gli ebook salveranno l'editoria italiana? Il settore dei libri digitali cresce, ma lentamente. Al momento costituisce circa il 3% del mercato e ha una crescita stimata intorno al 14% annuo, che non è molto, considerato che si tratta di un settore nuovo che fino a qualche anno fa non esisteva neppure. Certamente un incremento così moderato non basta per controbilanciare le perdite di vendite nei canali fisici.

Il mercato italiano degli ebook, insomma, cresce ma non decolla. A cosa è dovuta questa situazione di stallo? In primo luogo, è vittima di un circolo vizioso; vale poco e quindi gli investimenti da parte delle case editrici sono scarsi. E poi c'è la questione dell'IVA al 23%, contro quella agevolata del 4% che si applica ai titoli fisici. Ha davvero senso far pagare tasse differenti ai consumatori per l'acquisto dello stesso libro in formati diversi?

Non mancano, però, le eccellenze anche in questo campo. La vera rivelazione del Salone è stata la start-up torinese Pubcoder, che ha sviluppato un'applicazione per creare ebook interattivi, consigliata persino da Apple! Speriamo che questo caso di successo serva da lezione a tutti gli editori ancora convinti che investire nel digitale in Italia non sia una buona idea.


 

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Per saperne di più su ebook ed editoria digitale, leggi il mio libro:
Dalla carta ai bit. La svolta digitale nell’editoria