Il mercato degli ebook raddoppia, ma l’editoria è ancora in crisi

Gli ultimi dati sul mercato del libro arrivano dalla Buchmesse di Francoforte, dove il presidente dell’AIE ha presentato il Rapporto 2013 sullo stato dell’editoria in Italia. Brutte notizie: il 2012 è stato un annus horribilis per il settore, che ha registrato un calo complessivo del -6,3%. E se si restringe il campo ai soli libri, escludendo cioé il comparto non-book (costituito da prodotti di cartoleria e gadget) e i remainders, la situazione peggiora ulteriormente e si arriva a -8,4%.

È interessante anche il dato relativo alla trasformazione delle abitudini di acquisto degli italiani. Dal rapporto è emerso che un numero sempre maggiore di persone preferisce acquistare online i propri libri. L’e-commerce continua la sua crescita (è passato dal 3% al 13% in quattro anni), a discapito delle librerie fisiche. Stabile invece la Grande distribuzione Organizzata, che si conferma al 16%.  

Ma ci sono anche dei segnali positivi. La lettura in Italia ha subito un leggero aumento, anche se putroppo è un’attività che riguarda soltanto il 46% dei nostri connazionali. Alla crisi dell’editoria tradizionale si contrappone un notevole incremento del settore digitale: nell’ultimo anno il mercato degli ebook è più che raddoppiato. Certo, si tratta di percentuali ancora molto basse, ma sembrano delineare un processo di crescita rapida parallelo a quello dell’e-commerce; anche escludendo i prodotti ibridi, come DVD o combinazioni libro + CD, il mercato digitale è aumentato del +44,3% in tre anni.

Senza dubbio è un dato incoraggiante, ma attenzione a gridare al miracolo; non stupisce che un mercato così nuovo abbia una crescita più intensa man mano che la tecnologia si diffonde. E infatti a Francoforte il boom degli ebook sembra rallentare, chi c'è stato segnala poche novità tecnologiche e una rinnovata attenzione verso i libri cartacei. Si guarda avanti, senza però dimenticare il passato; le case editrici hanno imparato la lezione e si stanno impegnando nella ricerca di nuovi e più sostenibili modelli di business.

Il panorama editoriale italiano, purtroppo, non è altrettanto vitale. “Una politica per il libro non è più solo urgente, è in ritardo.” ha commentato amaramente Marco Polillo, presidente dell’AIE, che ha colto l’occasione per lanciare un appello ai politici:

 “Siamo a Francoforte, in un contesto internazionale, ed è naturale fare dei confronti . Chiediamo una politica per il futuro che passi per una vera promozione del libro e della lettura, un’IVA parificata tra ebook e libri di carta, il riconoscimento della centralità dei contenuti all’interno dell’agenda digitale, un aggiornamento serio, non improvvisato, delle normative sul diritto d’autore. Il settore si aspetta molto da una buona politica: non sussidi, ma un supporto basato su regolamentazione, misure in favore dell’innovazione e promozione culturale”


 

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