Notizie dal mondo dell'editoria digitale - #00

Il 2012 sarà un anno importante per il mondo del libro e dell'editoria in Italia. Se altrove nel mondo il fenomeno Ebook è già un dato di fatto, nel Belpaese stiamo assistendo ora alla sua affermazione, che sembra ormai un fatto certo, specie dopo l'apertura del Kindle nostrano. C'e' chi ha elaborato dati affidabili sullo sviluppo del mercato ebook, come Antonio Tombolini, che ne parla nel suo blog. Insomma, il futuro dell'editoria è alle porte.

Ma perche' si fa un gran parlare di ebook?

Nella giornata di domenica 26 febbraio, due quotidiani come La Stampa (cfr. intervista a G. Weidenfeld, di A. Elkann) e Avvenire dedicavano ciascuno un'intera pagina di cultura al futuro dell'ebook e dell'editoria cartacea. Perché? Dietro a questo subbuglio culturale si nascondono solo paure ingiustificate o interessi commerciali? La risposta va cercata più a fondo, infatti:

la lettura digitale non e' solo questione di tecnologia...

Il personal computer ha rivoluzionato il mondo del lavoro, non ha però creato tante ansie e diffidenze quanto l'arrivo dell'ebook. Di nuovo, perché? Per capirlo, basta che ci chiediamo cos'e' la lettura, una delle attività fondamentali della società umana. Leggere non è solo svolgere un'azione, come può esserlo il lavorare, ma tocca più in profondità la nostra anima, poiche' di lettura ci arricchiamo e ci formiamo. Leggere, infatti, serve per vivere e orientarci nella società, così come per imparare e far vivere l'immaginazione. E se la lettura ha questo valore per noi, il problema rappresentato dall'ebook non ha niente a che fare con la paura di "perdere il profumo della carta", come vuole il luogo comune. Il nostro vero timore, in realtà, riguarda l'impatto che la lettura digitale avrà più in profondità su di noi: sarà ancora vera lettura, o forse rischiamo di perdere il gusto o la capacità di leggere?

La storia insegna che molte paure si superano sconfiggendo i luoghi comuni (come quello del "profumo della carta"), ma anche che le incertezze vanno affrontate con franchezza (la lettura digitale non è forse una lettura discontinua e meno attenta? Cosa rischiano i nostri figli?).

In quanto editore digitale, inaugurando questa serie di post vorrei fare proprio questo insieme ai miei lettori e autori: interrogarci sul futuro del libro discutendone i pro e i contro. La discussione sarà sempre aperta su twitter (@homelessbook), specie il venerdì, con l'hashtag #futuroebook.

A presto! 
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